12.10.13

Showdown





Ci sono tre affermazioni molto particolari:
1) Il marito X ha picchiato la moglie Y
2) Il signor X ha compiuto atti osceni sulla ragazzina Y
3) Il prodotto alimentare X provoca il cancro.
Sono affermazioni pesanti. Ma un'affermazione grande necessita di prove grandi. Le tre affermazioni hanno in comune una certa ostinazione temporale: durano nel tempo. Un uomo che ha picchiato una volta sua moglie, sicuramente lo farà anche in seguito (almeno questo è quello che si dice). Un uomo che si è reso responsabile di un atto di pedofilia, sarà un pedofilo per sempre, continuerà ad avere certe pulsioni. Un cibo cancerogeno, sarà cancerogeno sempre, ora come tra 50 anni. Credo che stilare una lista di affermazioni "pesanti" come queste dipenda in buona parte dalla cultura in cui ci si trova e dal momento storico. In Italia, nel 2013, credo che queste tre siano le più diffuse o tra le più diffuse. 30 anni fa magari sarebbero state leggermente diverse.
Quando qualcuno fa una di queste tre affermazioni, sta puntando tutto. Se vince, vince tutto: il marito X sarà per sempre considerato un violento, il signore X sarà odiato e bandito dalla comunità in cui vive (o anche nel carcere in cui sarà rinchiuso). Il cibo X...beh, chi lo potrà più mangiare?
In casi come questi, si dovrebbe valutare le accuse e decidere solo dopo. Ma l'inganno di tali affermazioni è che hanno una grande presa emotiva su chi ascolta e quindi mettono il ragionamento o il bisogno di avere una prova in secondo piano. L'attenzione di chi ascolta è tutta focalizzata sulla posta in gioco (violenza, pedofilia, rischio per la salute), oscurando ciò che viene prima, la dimostrazione, la prova. Naturalmente il marito X potrebbe benissimo essere un violento, il signor X un pedofilo e il cibo X pericoloso. Ma bisogna prima provarlo.

A volte si punta tutto, ma potrebbe essere un bluff. Quindi viene il momento di mostrare le carte.

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