
Le sibille predicevano il futuro con oracoli spesso ambigui e oscuri. Il soldato di turno, o chi per lui, una volta espletati i sacrifici rituali, era ammesso dalla sacerdotessa.
Mio nonno segue distrattamente tutte le notizie del telegiornale. Come in un rituale necessario fa quello che deve fare anche se non ne comprende il senso.
Poi arrivano le previsioni meteo.
Proprio come nell'antica Grecia, l'oracolo è oscuro e lui non ci capisce niente di tutti questi inutili anticicloni, millibar, barometri. Quasi si scoraggia ma la speranza non si spegne del tutto.
E proprio pochi secondi prima della pubblicità ecco che il viso gli viene illuminato: è la luce della sperata icona del sole che gli dice che sì, domani potrà andarsene tranquillamente a spasso per la campagna. Si alza dal divano come niente fosse ma dentro di sé si sente un dio: sa quello che succederà domani...con un giorno di anticipo.
2 commenti:
Il monumento non è qualcosa di neutro lasciato a poltrire in un angolo, ma un simbolo maestoso che rimane testimone del tempo.Silenzioso,sì,ma imponente e colmo di messaggi.
Vichy.
secondo me è molto originale l'idea di avere usato più lingue nel blog,lo rende più internazionale.Mi fa ridere la didascalia scritta sul nonno e il paragone con i greci.Anche le immagini danno l'idea di qualcosa di comico e originale.Ti consiglio di aggiungere qualche termine dialettale o di altre lingue e di fare qualche altro paragone.
Enrico
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