I poeti utilizzano metafore originali e profonde. C'è in giro gente che parla usando un lessico ricercato e frasi mai banali. Grandi scrittori hanno saputo esprimere emozioni vissute universalmente dai lettori, ma con parole nuove e inaspettate.
La capacità di colpire l'interlocutore o il lettore attraverso un linguaggio innovativo, esasperato, in una parola "originale", a mio avviso nasconde una malattia: l'incapacità di dare valore alle parole.
Se riesco a comprendere il significato della parola "amore" e quindi la uso e mentre faccio questo conosco perfettamente il valore di quel che dico, non ho bisogno di sforzarmi a creare metafore o a cercare di dire "ti amo" attraverso giri di parole o immagini alternative.
Magari i poeti, gli scrittori, quelli che vogliono épater le burgeois, ritengono che dire "ti amo" sia inflazionato e perda quindi di valore. Ma se io so quanto vale dire "ti amo", ogni volta che lo dirò le mie parole avranno sempre lo stesso peso.
I poeti hanno difficoltà a vivere l'amore in maniera consueta e perciò inventano giri di parole e "amori diversi" per soddisfare un loro bisogno malato d'amore.
I poeti non comprendono il peso (affettivo) delle parole, per questo ne usano di così belle.
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